L'aforisma di Fabio Volo sottolinea la precarietà e l'imprevedibilità della condizione umana, mettendo in risalto che non esiste una garanzia per le difficoltà che incontriamo nella nostra esistenza. Attraverso un'immagine metaforica del rapporto tra uomo e lavatrice rotta, Volo evidenzia come la vita non possa essere ridotta a meccanismi predittivi o riparativi; ci ricorda infatti che mentre le cose materiali possono venire sostituite o aggiustate quando si guastano, l'esperienza umana di fallimento e difficoltà è intrinseca alla nostra condizione. Questo pensiero invita a un confronto diretto con la realtà della vita senza illusioni di sicurezza garantita, promuovendo una consapevolezza che può portare ad accettazione o resistenza nei momenti più duri.