Vivere in incognito, come Dio.
Un teatro era il paese, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomino sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio di lontananze.
Se Dio esiste, chi è? Se non esiste, chi siamo?
Morire. Non fosse che per fregare l'insonnia.
Riconosco per mio solo ciò che ho scritto con inchiostro simpatico.
Dalla grazia alla disgrazia, a piedi nudi, come in sogno.
Dio soffre con noi, non si limita a guardare da lontano noi che soffriamo.
Dio è la nostra radice comune.
L'amore di Dio per l'uomo centro e fondamento della religione è la prova più chiara, più irrefutabile che l'uomo nella religione contempla sé stesso come un oggetto divino, come un divino scopo, e che i suoi rapporti con Dio non sono che rapporti con se stesso, con il suo proprio essere.
Dio è il Silenzio, Dio è l'Assenza, Dio è la Solitudine degli uomini.
Ho sperimentato che Dio non abbandona l'uomo. Siamo noi casomai ad abbandonare Lui.
Solo Dio non sbaglia mai e in tutto riesce.
Fare guerra a Dio per estirparlo dal cuore degli uomini porta l'umanità, impaurita e impoverita, verso scelte che non hanno futuro.
Il Dio di Gesù non è il despota parziale che ha scelto Israele per il suo popolo e lo protegge verso e contro tutti, è il Dio dell'umanità.
Se Dio esiste ed è accessibile a noi, la sua mente e le nostre possono a loro volta differire l'una dalle altre in complessità e non in qualità.
Se magnificate il Dio senza la cui volontà nemmeno un passero cade dal tetto, perché picchiate il ragazzo che lo abbatte?