Come il mal non è senza la pena; così non è senza mercede il bene.
Tenete questo fiasco pien di greco, E bevete una e due volte, e in un tratto Vi uscirà ogni dolor fuori del petto. Bevi Satiro mio, bevi, car Fauno, Che chi beve buon vin, senza Lete, Se ne beve l'obblio d'ogni dolor.
Or sotto questi faggi Datemi bere. Oh che soave odore Esce di questo vaso!
Beata quella vite, ond'è uscì fuore Così soave umore.
Credo, che fu, come si dice appunto, la fallace fortuna a me nemica, che quanto più piacer ci arreca o gioia, tanto maggior dolor ne apporta poi.
Il vino è medicina a ogni cura: E che impossibil è, che chi beve, Con ogni grave duol non faccia tregua.
Predica bene colui che vive bene.
Bene e male, peccato e innocenza, attraversano il mondo tenendosi per mano. Chiudere gli occhi di fronte a metà della vita per vivere in tranquillità è come accecarsi per camminare con maggior sicurezza in una landa disseminata di burroni e precipizi.
Il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di essere affascinante e contagioso.
Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.
La cultura permette di distinguere tra bene e male, di giudicare chi ci governa. La cultura salva.
Si aggiunga al già detto, che amore, con cui amiamo, è brama con cui ogni cosa brama, mediazione fra bene e male, brutto e bello (non dunque non brutto e non bello), ma buono e bello in rapporto a una certa comunicazione e partecipazione.
Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione.
Non farti vincere dal male ma vinci, con il bene, il male.
M'importava assai poco che l'accordo ottenuto fosse esteriore, imposto, probabilmente temporaneo; sapevo che il bene e il male sono una questione d'abitudine, che il temporaneo si prolunga, che le cose esterne penetrano all'interno, e che la maschera, a lungo andare, diventa il volto.
Il bene non è sempre in poter nostro!
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