Per molti, libertà è la facoltà di scegliere le proprie schiavitù.— Gustave Le Bon
Per molti, libertà è la facoltà di scegliere le proprie schiavitù.
Il vero artista crea, copiando.
Non si ha bisogno di essere lodati quando si è sicuri di sé stessi. Chi ricerca la lode dubita del proprio valore.
Un crimine generalizzato diviene ben presto un diritto.
Le folle non hanno mai avuto sete di verità. Dinanzi alle evidenze che a loro dispiacciono, si voltano da un'altra parte, preferendo deificare l'errore, se questo le seduce. Chi sa illuderle, può facilmente diventare loro padrone, chi tenta di disilluderle è sempre loro vittima.
Se l'ateismo si propagasse diventerebbe una religione non meno intollerante di quelle antiche.
Finché ci sarà uno stato non ci sarà libertà. Quando ci sarà libertà non ci sarà uno stato.
Il vivere libero è assai più bello del vivere in carcere; chi ne dubita?
La libertà è un'illusione menzognera.
La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame.
Liberi non sarem se non siamo uni.
Forse la libertà non è nemmeno poter fare ciò che si vuole senza limiti, ma piuttosto saperseli dare. Non essere schiavi delle passioni, dei desideri. Essere padroni di se stessi.
La libertà è per la gente onesta. L'uomo che non è onesto con se stesso non può essere libero: è la sua trappola.
Chi è più libero: il celibe che vive in dittatura, o l'uomo sposato in democrazia?
La libertà non è facoltà di disimpegno da; è facoltà di impegno per - una partecipazione all'Essere stesso. Di conseguenza, l'autentica libertà non può mai essere raggiunta nell'allontanamento da Dio.
I dubbi te li crea la libertà.