Per molti, libertà è la facoltà di scegliere le proprie schiavitù.— Gustave Le Bon
Per molti, libertà è la facoltà di scegliere le proprie schiavitù.
La folla [...] è guidata quasi esclusivamente dall'istinto. I suoi atti subiscono molto più l'influenza del midollo spinale che quella del cervello.
Dimostrare che una cosa è razionale non prova sempre che sia ragionevole.
L'uomo non possiede che due certezze assolute: il piacere e il dolore. Esse orientano tutta la sua vita individuale e sociale.
Si dominano più facilmente i popoli eccitandone le passioni che occupandosi dei loro interessi.
Mentre le nostre antiche credenze vacillano e scompaiono, e le vecchie colonne a mano a mano sprofondano, l'azione delle folle è l'unica forza non minacciata e il cui prestigio ogni giorno si accresce. L'epoca in cui entriamo, sarà veramente l'Era delle folle.
La vera caratteristica della libertà è l'indipendenza, mantenuta con la forza.
L'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo.
Solo l'uomo colto è libero.
Libertà non fallisce ai volenti, Ma il sentier de' perigli ell'addita; Ma promessa a chi ponvi la vita, Non è premio d'inerte desir.
V'è una sola libertà: quella del proprio necessario sviluppo. Il seme è libero ma soltanto trasformarsi in albero. Ognuno di noi è libero a sol per diventare ciò che nella sua originale essenza era già. Gli ostacoli alla natural crescita si chiamano schiavitù.
Libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro. Garantito ciò, tutto il resto ne consegue naturalmente.
La libertà vera ha un intrinseco contenuto di moralità, irrinunciabile.
Noi non scegliamo la libertà politica perché ci promette questo o quello. La scegliamo perché rende possibile l'unica forma di convivenza umana degna dell'uomo; l'unica forma in cui noi possiamo essere pienamente responsabili di noi stessi.
L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.
Un uomo è libero nel momento in cui desidera esserlo.