Nulla aveva consistenza, neppure il dolore.— Hermann Hesse
Nulla aveva consistenza, neppure il dolore.
Noi possiamo reciprocamente intenderci, ma quanto a interpretarci, ciascuno lo può solo per sé stesso.
Viaggiare deve comportare il sacrificio di un programma ordinario a favore del caso, la rinuncia del quotidiano per lo straordinario, deve essere una ristrutturazione assolutamente personale alle nostre convinzioni.
L'amore lo si patisce, ma più lo si patisce con dedizione, più ci rende forti.
Ancora oggi non conosco nulla di più prezioso al mondo di una solida e sincera amicizia.
Senza amare se stessi non è possibile amare neanche il prossimo, l'odio di sé è identico al gretto egoismo e produce alla fine lo stesso orribile isolamento, la stessa disperazione.
Un dolore puro e completo è impossibile come una pura e perfetta gioia.
Dimmi il tuo rapporto con il dolore e ti dirò chi sei!
Soltanto il rispetto dei valori e dei dolori che si vogliono superare consente di trascenderli; ignorarli con frettolosa sgarbatezza significa lasciarli pericolosamente fermentare nel livore represso e lasciarli incancrenire nel risentimento non risolto.
La morale e la civiltà vogliono che l'uomo abbia "meno dolore" ma non "più felicità".
Immaginare il bene ci rende soltanto più sensibili al male. Il dente crudele del dolore non fa mai soffrire tanto come quando rode la ferita e non la taglia di netto.
Io amo e vivo in silenzio ma dietro ogni sorriso nascondo una lacrima di dolore.
Dietro la gioia e il sorriso ci può essere un temperamento ruvido, aspro e scaltro. Ma dietro il dolore non c'è che il dolore. L'angoscia, contrariamente al piacere, non si maschera mai.
Dov'è il dolore, là il suolo è sacro.
Solo chi non conosce il dolore, può ridere di chi soffre.
Il dolore è la forma più intensa di vita, è sovreccitazione: quindi, il ricerchiamo.