Tutti sono sottomessi, tutti desiderano obbedire e pensare meno che si può: bambini sono gli uomini.— Hermann Hesse
Tutti sono sottomessi, tutti desiderano obbedire e pensare meno che si può: bambini sono gli uomini.
L'uomo avido di potere incontra la sua rovina nel potere, l'uomo bramoso di denaro nel denaro, il sottomesso nella servitù, il gaudente nel piacere. E così il lupo della steppa si rovinò con l'indipendenza.
Le piccole gioie, non quelle grandi, ci servono da sollievo e da conforto quotidiano.
Un bravo artista è destinato ad essere infelice nella vita: ogni volta che ha fame e apre il suo sacco, vi trova dentro solo perle.
La felicità è amore, nient'altro.
La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.
Dove non c'è obbedienza non c'è virtù.
Se comandi saggiamente, verrai obbedito gioiosamente.
Spesso l'uomo preferisce essere diretto, comandato, obbligato da una autorità superiore, perché questo lo solleva dal peso della responsabilità e dall'angoscia dei sensi di colpa, e quindi dal dover fare i conti con la propria coscienza.
Per dominare la natura, prima dobbiamo imparare ad obbedirle.
La folla è un gregge docile incapace di vivere senza un padrone. È talmente desiderosa di obbedire che si sottomette istintivamente a colui che le si pone a capo.
Non appena qualcuno si rende conto che obbedire a leggi ingiuste è contrario alla dignità dell'uomo, nessuna tirannia può dominarlo.
Le chiamate del potere ottengono più con sistemi gentili che con la violenza.
La massa è un gregge docile che non può vivere senza un padrone. È talmente assetata di obbedienza da sottomettersi istintivamente a chiunque se ne proclami padrone.
Raramente riusciamo a far fare ai nostri figli quello che diciamo loro, ma non mancano quasi mai di imitarci.
Per mantenere il proprio rispetto per le salsicce, così come per le leggi, uno non deve guardare mentre le preparano.