La morte è un sonno senza sogni e forse senza risveglio.
Nella vita, la donna ha più cagioni di sofferenza dell'uomo e soffre, in realtà, più di lui.
Il male possiede una voce poderosa che desta le anime volgari e le riempie d'ammirazione, mentre il bene è largamente muto.
Rassegnandosi, lo sfortunato consuma la sua sfortuna.
L'amore che si basa sul denaro e sulla vanità genera la più ostinata delle passioni.
Ricchi si diventa, eleganti si nasce.
Io non temo la morte, sa, non la temo assolutamente, perché so che essa è soltanto un passaggio. Verso Dio, la gioia senza fine.
La vita è il carro di Dio e la morte è solo l'ombra della Sua frusta.
Senza fede non potremmo accettare né concepire la morte.
Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere.
C'è chi muore oscuro perché non ha avuto un diverso teatro.
Morire è solo un modo particolarmente esatto di invecchiare.
Crediamo che la morte ci segua e, invece, ci ha preceduto e ci seguirà. Tutto quello che è stato prima di noi è morte; che importa se non cominci oppure finisci, quando il risultato in entrambi i casi è questo: non esistere.
Morire: smettere improvvisamente di peccare.
Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v'è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.
Spero di resistere alle mattutine serenate della morte.