Il bene, per me, può essere soltanto un'altra persona. Che cos'altro potrebbe essere?
Varietà sempre nuove di «bambini con problemi» venivano scoperte tra i poveri man mano che gli assistenti sociali imparavano a marchiare le loro prede e a standardizzarne i «bisogni».
L'istruzione forzosa spegne nella maggioranza delle persone la voglia di imparare per proprio conto.
L'uomo arriva a diffidare della parola, pende da un sapere presunto. Il voto rimpiazza la discussione, la cabina elettorale il tavolino del caffè. Il cittadino si siede dinanzi allo schermo e tace.
Niente è ciò che è se non perché convenit, si confà, è in armonia con qualcos'altro.
Il male non è che una vanità: abbiamo l'orgoglio del bene e non disperiamo.
È sempre un errore contemplare il bene ed ignorare il male, perché rende le persone negligenti e le porta a compiere disastri. Esiste un pericoloso ottimismo dell'ignoranza e dell'indifferenza.
Ognuno ha in sé inferno e paradiso.
Come il mal non è senza la pena; così non è senza mercede il bene.
Gli uomini sentono più lentamente il bene, che non il male.
Non esiste bene e male... esiste solo il potere e chi è troppo debole per usarlo!
È nel profondo del cuore la radice di ogni bene, e, purtroppo, di ogni male.
Solo la fiducia in Dio può trasformare il dubbio in certezza, il male in bene, la notte in alba radiosa.
Non è sufficiente fare del bene: bisogna farlo nella maniera corretta.
Predica bene colui che vive bene.
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