Ciò che il pubblico ti rimprovera, coltivalo: sei tu stesso.— Jean Cocteau
Ciò che il pubblico ti rimprovera, coltivalo: sei tu stesso.
È difficile vivere senza oppio dopo averlo conosciuto perché è difficile, dopo aver sperimentato l'oppio, prendere sul serio la terra. E se uno non è un santo, è difficile vivere senza prendere sul serio la terra.
L'arte è la scienza resa chiara.
Dobbiamo credere nella fortuna. Altrimenti come potremmo spiegare il successo di chi non ci piace?
Il futuro non appartiene a nessuno. Non ci sono precursori, non ci sono altro che rimasugli.
Bisogna essere un uomo vivo e un artista postumo.
Rimprovera in modo tale da essere subito un amico.
Gli unici rimproveri che noi non siamo mai disposti e ricevere, sono quelli che abbiamo meritati.
Nei miei ritratti infantili sempre mi colpisce uno sguardo di rimprovero, che non può essere diretto che a me. Sarei stato io la causa della sua futura infelicità, lo presentiva.
Chi vuol rimproverare gli altri, deve anzitutto viver bene lui e rigar dritto, e poi insegnare a far altrettanto.
Chiunque cade nel malanno, non rimproveri altri, che se medesimo.
Ascolta il rimprovero dello stolto: è un titolo da re!
Ciò che rimproveri agli altri, non farlo tu stesso.