Perdona i nemici, ma non dimenticare mai i loro nomi.— John Fitzgerald Kennedy
Perdona i nemici, ma non dimenticare mai i loro nomi.
Quelli che rendono impossibili le rivoluzioni pacifiche rendono le rivoluzioni violente inevitabili.
Dobbiamo usare il tempo come uno strumento, non come una poltrona.
Non abbiamo paura di affidare al popolo americano fatti spiacevoli, idee straniere, filosofie aliene, e valori competitivi. Una nazione che ha paura di lasciare che il suo popolo giudichi la verità e la falsità in un mercato aperto è una nazione che ha paura del suo popolo.
Tutte le madri vorrebbero che loro figlio diventasse Presidente, senza però fare prima il politico.
Non ci può essere progresso se le persone non hanno fiducia nel domani.
Chi ti perdona ha bisogno dei tuoi peccati.
Negli ospedali la missione delle suore, dei medici, degli infermieri, è di collaborare a questa infinita misericordia, aiutando, perdonando, sacrificandosi.
Perdoniamo facilmente agli amici i difetti che non ci toccano.
Perdonare sempre, ma dimenticare mai.
Padre, perdonali! Loro non sanno quello che fanno!
Il perdono è vano! ciò che è fatto è fatto, e ciò che non è fatto non è fatto!
A tavola perdonerei chiunque. Anche i miei parenti.
Perdonando un torto ricevuto, si può cangiare un nemico in amico.
Tutti hanno bisogno di perdonare in certi momenti, per ristabilire la pace e continuare a vivere insieme.
Questa mattina porta una pace che rattrista; nemmeno il sole mostrerà la sua faccia. Andiamo via da qui, a ragionare di questi dolorosi avvenimenti. Per alcuni sarà il perdono, per altri il castigo immediato: poiché mai storia fu più triste di quella di Giulietta e del suo Romeo.