Chi mai vorrà cacciar via un errore che lui stesso ha messo al mondo, per sostituirlo con una verità adottata?— Karl Kraus
Chi mai vorrà cacciar via un errore che lui stesso ha messo al mondo, per sostituirlo con una verità adottata?
Per l'uomo sano basta la donna. Per l'uomo erotico basta la calza per giungere alla donna. Per l'uomo malato basta la calza.
Ciò che ci tortura sono le possibilità perdute. Essere sicuri di una impossibilità è un guadagno.
Lo sport è un figlio del progresso e contribuisce già per conto suo all'istupidimento della famiglia.
Il cristianesimo ha arricchito il pasto erotico con lo hors-d'oeuvre della curiosità e lo ha rovinato con il dessert del rimorso.
La politica sociale è la disperata decisione di operare i calli di un malato di cancro.
Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa.
L'errore di un uomo non diventa la sua legge, né lo obbliga a persistere in esso.
La differenza tra uno stolto e uno intelligente è questa: lo stolto ripete sempre lo stesso errore, mentre l'intelligente commette ogni volta un errore diverso.
L'errore ha i suoi martiri come la verità.
La vita umana si riduce tutta a errori e rinunzie. Finché siamo giovani gli errori sono più numerosi delle rinunzie; nella vecchiaia aumentano le rinunzie ma non per questo diminuiscono gli errori.
Errare è possibile a tutti gli uomini. Ma il saggio, quando ha commesso un errore, non rimane irremovibile e ripara il male che ha fatto. Perseverare nell'errore, infatti, genera ogni sorta di mali.
Nessun dubbio: l'errore è la regola: la verità è l'accidente dell'errore.
È più facile pentirsi di pochi errori che di molti, perché a pentirsi di molti, bisogna condannare e rinnegare troppa parte di sé.
L'errore è la regola; la verità è l'accidente dell'errore.
Il poeta può sopportare tutto, tranne un errore di stampa.