Prima proteggersi dall'infanzia, poi proteggere l'infanzia!— Karl Kraus
Prima proteggersi dall'infanzia, poi proteggere l'infanzia!
Adoperare parole inusuali è un atto di maleducazione letteraria. Soltanto le difficoltà di pensiero devono essere messe fra i piedi del pubblico.
L'onore è l'appendice nell'organismo dell'anima. La sua funzione è ignota, ma lo si può asportare tranquillamente a quella gente che è incline a sentirsi offesa.
Nell'arte del linguaggio si chiama metafora ciò che "non si usa in senso proprio". Perciò le metafore sono le perversioni del linguaggio e le perversioni sono le metafore dell'amore.
Talvolta i mistici trascurano il fatto che Dio è tutto fuorché un mistico.
Chi elogia la nostra giustizia, somiglia terribilmente a quella persona che cercava di consolare una vedova il cui marito era morto per una grave forma di polmonite, dicendole per tranquillizzarla che "forse non era andata poi tanto male".
L'infanzia è una malattia, un malanno da cui si guarisce crescendo.
Quando l'infanzia muore, i suoi cadaveri vengono chiamati adulti ed entrano nella società, uno dei nomi più garbati dell'inferno. Per questo abbiamo paura dei bambini, anche se li amiamo: sono il metro del nostro sfacelo.
Inevitabilmente tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile.
Esiste sempre un momento nell'infanzia quando si aprono le porte e il futuro entra.
In confronto alla morte, l'amore è una faticosa faccenda infantile, sebbene gli uomini credano più nell'amore che nella morte.
La Juventus è come una malattia che uno si trascina dall'infanzia. Alla lunga ci si rassegna.
La nostra conoscenza, se paragonata alla realtà, è primitiva e infantile. Eppure è il bene più grande di cui disponiamo.
Nell'arco della vita puoi incontrare un sacco di persone e di qualcuna diventare veramente amico. Ma chi ha passato con te il periodo dell'adolescenza conserva un posto speciale. Forse più ancora dei compagni dell'infanzia.
Tutti gli scrittori scrivono della loro infanzia! Se io scrivessi della mia non ti vorresti sedere nella stessa stanza con me.
Io penso che i nostri vizi più grandi prendano la loro piega fin dalla nostra più tenera infanzia.