Il ricco è un cattivo povero, uno straccione troppo puzzolente di cui le stelle hanno paura.— Léon Bloy
Il ricco è un cattivo povero, uno straccione troppo puzzolente di cui le stelle hanno paura.
Non si può essere ed essere stati. Ma si! Non si può essere stati imbecilli ed esserlo tuttora.
Il dolore ci conduce per mano alla soglia della vita eterna.
Per l'uomo che prega molto non esistono disperazione né amara tristezza.
Chi mette da parte un po' di denaro è simile a un uomo che si fa costruire un sepolcro in un luogo asciutto al riparo dai vermi.
La misura della ricchezza non son gli averi, ma l'uso che l'uom ne fa.
La globalizzazione è una grande opportunità di ripartizione della ricchezza.
Della ricchezza gode soprattutto l'uomo che non ne sente affatto il bisogno.
La pazienza è una vera, segreta ricchezza.
La legge, nella sua maestosa equità, proibisce ai ricchi così come ai poveri di dormire sotto i ponti, mendicare per le strade e rubare il pane.
Una grande fortuna è una grande schiavitù.
Per il ricco la parola di Dio giunge sempre importuna, perché esige tutto lo spazio, e questo è sbarrato dal possesso proprio.
La ricchezza pesa, la povertà schiaccia.
Non è una vergogna diventare ricchi. Ma è una vergogna morire ricchi.
Non bisogna correre dietro ai soldi. Bisogna andar loro incontro.