Fondare le scienze sul desiderio, non più sulla memoria.— Louis Scutenaire
Fondare le scienze sul desiderio, non più sulla memoria.
È sempre nel deserto che si rompe la bottiglia d'acqua.
L'inconscio si vendica di notte.
Un gran lavoratore è un povero diavolo che si annoia.
L'avvenire non esiste che al presente.
Il peccato originale è la fede.
Per chi ama e sente la scienza, una scoperta scientifica, un'equazione parlano come un capolavoro d'arte.
È più facile escogitare spiegazioni pseudoscientifiche che scientifiche, in quanto le prime evitano più facilmente i confronti con la realtà, che impongono un controllo sui risultati.
Il prete conosce soltanto un unico grande pericolo: questo è la scienza, la sana nozione di causa ed effetto.
Un giorno tutti gli uomini saranno scienziati. Non in quanto tutti faranno esperimenti alle frontiere delle nostre conoscenze bensì in quanto tutti saranno in grado di leggere e di capire i lavori scientifici, così come oggi leggono e capiscono un giornale o un romanzo.
La scienza non ha che un imperativo: contribuire alla scienza.
La scienza è conoscenza organizzata.
Il metodo della scienza è razionale: è il migliore che abbiamo. Perciò è razionale accettare i suoi risultati, ma non nel senso di confidare ciecamente in essi: non sappiamo mai in anticipo dove potremmo essere piantati in asso.
La scienza è fatta di errori, ma di errori che è bene commettere perché a poco a poco conducono alla verità.
La scienza fa che i cuori battano più a lungo ma li ha avviliti. Paghiamola, senza ringraziarla.
Nata con un atto di fede nel Creato, la scienza non ha mai tradito il Padre Suo. Essa ha scoperto nell'Immanente nuove leggi, nuovi fenomeni, inaspettate regolarità, senza però mai scalfire, anche in minima parte, il trascendente.