L'umiltà è l'inizio della santità.
Dobbiamo fare spazio dentro di noi per poter essere colmati da Dio. Perfino Dio non può riempire ciò che è pieno.
La fede che passa all'azione diventa amore, e l'amore che si trasforma in azione diventa servizio.
È questo il destino di noi donne, per questo siamo state create: per essere il cuore del focolare, per essere il cuore nella madre Chiesa.
Parla loro con tenerezza. Lascia che ci sia gentilezza sul tuo volto, nei tuoi occhi, nel tuo sorriso, nel calore del nostro saluto. Abbi sempre un sorriso allegro. Non dare solo le tue cure, ma dai anche il tuo cuore.
Se vogliamo che un messaggio d'amore sia udito, spetta a noi lanciarlo. Se vogliamo che una lampada continui ad ardere, spetta a noi alimentarla ad olio.
Non c'è che l'umiltà che apra a Cristo. Fin che manca il riconoscimento della propria insufficienza e l'invocazione conseguente, Cristo non può entrare in un'anima e in un mondo.
Umiltà è la virtù che frena il desiderio innato dell'uomo di innalzarsi sopra il proprio merito.
L'amore di Dio, quando brucia, produce della cenere: è l'umiltà.
Non ci vuole mica sforzo per essere umili; l'umiltà è verità.
Dio opera maggiormente in un cuore umile, perché è là che trova la maggiore possibilità di operare, trovandovi la maggiore somiglianza con se stesso.
L'umiltà e la semplicità sono le due vere sorgenti della bellezza.
È l'uomo umile che fa le grandi cose, è l'uomo umile che fa le cose audaci.
L'umiltà è l'anticamera di tutte le perfezioni.
Non è che io non accetti Dio, è soltanto che in tutta umiltà Gli restituisco il biglietto.
L'umiltà, quando diventa una virtù divina, fa tabula rasa: non si accontenta più di vincere l'orgoglio, di appiattirne gli eccessi; scava l'abisso della piccolezza, perché l'Amore di Dio possa riempirlo della sua presenza, per attirare questo amore con maggiore violenza ed audacia.