Se non proprio col respiro, la vanità nasce con la stazione eretta.
A differenza del talento o del genio la stupidità non può essere nascosta: appartiene alla sua natura l'urgenza di manifestarsi.
Propagare la vita è propagare il terrore.
Per capire il successo, altrimenti inspiegabile, di certi individui, bisogna sapere che esiste un tipo del tutto particolare di genio: il genio della mediocrità.
Senza l'enorme forza della stupidità, la storia non potrebbe avanzare, anzi nemmeno durare. Stupidità è l'essenza segreta del Tempo, il suo sortilegio, la sua ipnosi.
In una società così evoluta e così artificiale come la nostra quelli che hanno sortito dalla natura un'inclinazione invincibile alla sincerità non devono necessariamente rinunciarvi: possono ancora praticarla, elevata al rango di vizio.
Vanità. Deferenza significa scomodatevi.
Siamo talmente vanitosi, che la stima di cinque o sei persone che ci stanno intorno, ci allieta e ci appaga.
Il sapiente ha tutte le cose mutabili come cose che non sono, ed afferma quelle non esser altro che vanità ed un niente; perché il tempo a l'eternità ha proporzione come il punto a la linea.
La vanità è stata da tempi immemorabili la carta di riconoscimento dei poeti.
Forse egli esagerava oltre ogni limite l'infelicità della propria situazione, ma alle persone vanitose succede sempre così.
Il vanitoso parlerà di una gaffe o di una stupidaggine che ha commesso, piuttosto che privarsi del piacere di parlare della propria amata persona.
Per l'uomo lo specchio serve solo alla sua vanità; la donna ne ha bisogno per assicurarsi della propria personalità.
Per i vanitosi, infatti, gli altri uomini sono degli ammiratori.
La altrui vanità urta il nostro gusto solo allorquando urta la nostra vanità.
Gratta la modestia del grande uomo, e verrà fuori la vanità della sciantosa.