Ognuno fa tutto il bene e tutto il male che può.
Qui è il fascino del vino: nella sua vitalità irrazionale e sempre mutevole, non troppo diversa da quella di un organismo umano.
La vera bellezza ha sempre qualcosa di estremo.
Il vino, specialmente in Italia, è la poesia della terra.
Quando riusciamo a vedere la bellezza, essa è sempre perduta.
Il vino è la poesia della terra.
Per quanto attiene al Bene e al Male, neanch'essi indicano alcunché di positivo nelle cose, in sé considerate, e non sono altro che modi del pensare, ossia nozioni che formiamo mediante il confronto delle cose tra loro.
Vivere al di là del bene e del male, considerare una cosa al di là del bene e del male, come voleva Nietzsche, non è possibile. Egli stesso è diventato pazzo di pietà, vedendo un vecchio cavallo cadere a terra e morire.
Mi manca l'idealismo della gioventù, del tempo in cui esisteva ancora per me una chiara linea divisoria tra il bene e il male e credevo che fosse possibile agire sempre in accordo con princìpi inamovibili.
L'uomo non sa né godere né soffrire bene, non comprendendo la differenza fra il bene e il male.
Il bene e il male non hanno alcun limite, fuorché quello di esistere entrambi.
Il male non è che una vanità: abbiamo l'orgoglio del bene e non disperiamo.
Il bene, per me, può essere soltanto un'altra persona. Che cos'altro potrebbe essere?
L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito.
Tutti siamo impastati di bene e di male, ma quest'ultimo bisogna vincerlo, Antonio. L'acciaio che è l'acciaio viene temprato e ridotto a spada, da chi vuol vincere il nemico.
Il male possiede una voce poderosa che desta le anime volgari e le riempie d'ammirazione, mentre il bene è largamente muto.
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