Il viaggio è un sentimento, non soltanto un fatto.
Il vino è la poesia della terra.
Godere di mangiare accanto a una persona amata può essere segno di amore insufficiente, soffrire di mangiare accanto a una persona amata può essere segno di troppo amore.
Ognuno fa tutto il bene e tutto il male che può.
Quando riusciamo a vedere la bellezza, essa è sempre perduta.
Tutto il mondo soffre di avere perduto la religione. E quasi tutta la poesia di oggi non è, in un modo o nell'altro, che il rimpianto di una religione perduta.
Rendersi conto che nessuno può fare il viaggio al posto tuo è fondamentale. Così come lo è sapere che il viaggio è più stimolante se fatto in compagnia.
Viaggiare è molto utile, fa lavorare l'immaginazione. Tutto il resto è delusione e fatica.
Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati.
L'inverno passa e i venti caldi di Maggio mi fanno desiderare di vagabondare nuovamente. Il sibilo di una locomotiva in una notte calma ha un richiamo, inesplicabile, eppure forte, come la luce che porta una falena alla distruzione.
Viaggiate, se avete quattrini, in buona compagnia e guarirete.
Questi umani sono diversi; viaggiano insieme a delle scimmie.
C'è un momento in cui il viaggio iniziato non può più essere interrotto, corriamo verso una frontiera, passiamo attraverso una porta misteriosa e ci svegliamo dall'altra parte, in un'altra vita.
Per quanto viaggiamo in tutto il mondo per trovare ciò che è bello, dobbiamo portarlo con noi oppure non lo troveremo.
La via più breve per giungere a se stessi gira intorno al mondo.
Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato.