Il viaggio è un sentimento, non soltanto un fatto.— Mario Soldati
Il viaggio è un sentimento, non soltanto un fatto.
Siamo forti contro le tentazioni forti. Contro le deboli, deboli.
La vera bellezza ha sempre qualcosa di estremo.
Il denaro, e il lavoro: nei casi migliori, l'arte: ecco che cosa troverete in fondo alla società cinematografica. Null'altro.
In gioventù tutti, uomini e donne, cercano di contrastare dentro il loro animo ogni nuova sincera simpatia: quasi la mettono alla prova, anche a costo di soffocarla sul nascere. È un istinto di prudenza e di difesa.
Il vino è la poesia della terra.
Nessuno comprende quanto sia stupendo viaggiare finché ritorna a casa ed appoggia la testa sul suo solito, vecchio e familiare cuscino.
Sento che sono nel cuore del viaggio. C'è tutto: la slavità, gli ebrei, lo sradicamento, la Frontiera, il fascismo che torna, la bontà degli Ultimi. E questo cielo lettone che riassume il Nord e il Sud del mio continente.
Allontanarsi dal proprio ambiente lavorativo è, in un certo senso, allontanarsi da se stessi; e questo è spesso il vantaggio principale di viaggiare e cambiare.
Quando ci si accorge che la propria vita è priva di senso ci si suicida o si viaggia.
Io non ho viaggiato per andare da qualche parte, ma per il gusto di viaggiare. La questione è muoversi.
Quando viaggi, ricorda che uno stato straniero non è creato per metterti a tuo agio. È creato per mettere il suo popolo a proprio agio.
Obliato nel suo paese, sconosciuto altrove. Tale è il destino del viaggiatore.
Smarrirsi è l'unico posto dove vale la pena di andare.
Nell'ombra della notte si ritorna soli. È l'ora che preferisco per viaggiare in bicicletta, al raggio delle stelle su la strada vuota, per la bianchezza della quale l'occhio vede da lungi sicuramente. Dove si corre?
Non c'è niente come tornare in un luogo che non è cambiato, per rendersi conto di quanto sei cambiato.