Il viaggio è un sentimento, non soltanto un fatto.— Mario Soldati
Il viaggio è un sentimento, non soltanto un fatto.
La vera bellezza ha sempre qualcosa di estremo.
C'è il pettegolezzo, di cui si dice tanto male; ma che in fondo è la base della carità, dell'interesse per il prossimo.
Il vino è la poesia della terra.
Il rimorso è per ciò che siamo e fatalmente saremo: non riguarda il passato, ma anche il futuro.
Il viaggio fu, in realtà, una delusione, cioè per allora, perché in seguito esso fece maturare i più splendidi frutti.
Viaggiare è un atto di umiltà. Chi è convinto di sapere tutto, preferisce non muoversi da casa.
Per mettersi in viaggio c'è bisogno della nostalgia di qualcosa.
Le case saranno in grado di volare [entro l'anno 2000]. Verrà il momento in cui intere comunità potranno migrare a sud in inverno, o spostarsi verso nuovi territori ogni volta che sentono il bisogno di cambiare paesaggio.
Come si può per tutta una vita viaggiare nello stesso piccolo paese e credere non vi sia nulla fuori di esso!
Viaggiare insegnerà la diffidenza, ma al tempo stesso quante persone veramente di cuore ci sono, con le quali non si avranno mai più contatti, e che tuttavia sono pronte a offrire il più disinteressato aiuto.
Erfahrung, in tedesco "esperienza", deriva dall'antico Irfaran, "viaggiare".
La vita ci ha insegnato che amare non consiste nel guardarsi l'un l'altro, ma nel guardare insieme nella stessa direzione.
Non vale la pena girare il mondo per contare i gatti nello Zanzibar.
Viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano i limiti della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli strumenti con cui una persona o una cultura presumono di capire o giudicano un'altra.