Noi dovremmo piangere per gli uomini alla loro nascita, non alla loro morte.— Montesquieu
Noi dovremmo piangere per gli uomini alla loro nascita, non alla loro morte.
Il sorteggio per via di sorte è proprio per natura della democrazia; quello per via di scelta, dell'aristocrazia.
Di tutti i piaceri i puritani non ci concedono che quello di grattarci.
Il meglio è il nemico mortale del bene.
Il suffragio per via della sorte è proprio per natura della democrazia; quello per via della scelta, dell'aristocrazia.
Bisognerebbe riuscire a convincere gli uomini della felicità che essi ignorano, persino quando ne godono.
Mi chiede: "Fa molto male morire? " "Beh, tesoro," rispondo, "sì, ma fa molto più male continuare a vivere".
Per la morte non c'è spazio, ma le vite volano e si aggiungono alle stelle nell'alto cielo.
Se la morte è il fine necessario della vita, tutta la saggezza consiste nell'affrettarne il conseguimento.
Moriamo peggiori di quando siamo nati. La colpa è nostra, non della natura.
Nella morte vi sono molti più incontri che separazioni.
Quando un uomo muore, non viene strappato un capitolo dal libro, ma viene tradotto in una lingua migliore.
Un bel morir, tutta la vita onora.
Vista positivamente, la morte è una delle poche cose che si possono fare facilmente restando distesi.
Gli dei nascondono agli uomini la dolcezza della morte, affinché essi possano sopportare la vita.
Non ci si uccide per amore di una donna. Ci si uccide perché un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, amore, disillusione, destino, morte.