Quando un uomo muore, non viene strappato un capitolo dal libro, ma viene tradotto in una lingua migliore.— John Donne
Quando un uomo muore, non viene strappato un capitolo dal libro, ma viene tradotto in una lingua migliore.
Nessun uomo è un'isola, completo in sé stesso.
La ragione è la mano sinistra della nostra anima, la fede sua destra.
Ogni morte d'uomo mi diminuisce, perché io partecipo all'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona anche per te.
L'amore costruito sulla bellezza muore presto, come la bellezza.
Nessun uomo è un'isola, completo in sé stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto.
Solo per la morte noi siamo insostituibili.
Solo da morti, scrittore e asino, trovano la loro glorificazione.
Si vive solo due volte: una volta quando si nasce e una volta quando si guarda la morte in faccia.
Con vent'anni nel core Pare un sogno la morte, eppur si muore.
Spero di resistere alle mattutine serenate della morte.
Un artista ha la morte sempre con sé, come un bravo prete il suo breviario.
Ormai mi incuriosisce di più morire. Mi rincresce solo che non potrò scriverne.
Qualcuno va incontro alla morte pieno d'ira: solo chi vi si è preparato a lungo, ne accoglie lieto l'arrivo.
Che cosa è la morte per me? Un grado di più nella calma, e forse nel silenzio.
La paura della morte abita nella maggior parte di noi, a un livello più o meno alto, perché non è forse la morte considerata il grande «ignoto»?