A tavola perdonerei chiunque. Anche i miei parenti.— Oscar Wilde
A tavola perdonerei chiunque. Anche i miei parenti.
Una passione veramente grande è cosa assai rara oggidì. è il privilegio degli oziosi. è l'unica utilità delle classi fannullone in un paese.
In verità l'arte rispecchia lo spettatore e non la vita.
Quali sono le due supreme e somme arti? La vita e la letteratura, la vita e la perfetta espressione della vita.
Una carta del mondo che non contiene il paese dell'Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo, perché non contempla il solo paese al quale l'umanità approda di continuo. E quando vi getta l'ancora, la vedetta scorge un paese migliore e l'umanità di nuovo fa vela.
I peggiori sostenitori della schiavitù sono coloro che trattano bene gli schiavi.
Nel perdono, non ci si limita a non vendicarsi, ma si deve avere il coraggio di andare alla radice delle tendenze aggressive deviate, per estirparle.
La gioventù, a cui si perdona tutto, non si perdona nulla; alla vecchiaia, che si perdona tutto, non si perdona nulla.
La donna non perdona all'uomo d'indovinare ciò che essa pensa da ciò che dice.
Perdonando un torto ricevuto, si può cangiare un nemico in amico.
Se non vuoi adirarti con i singoli, devi perdonare tutti.
Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono.
Quando il male passa, perdoniamo Dio.
Il perdono non sostituisce la giustizia.
Ognuno dovrebbe perdonare i propri nemici, ma non prima che questi siano impiccati.
Il perdono è l'essenza dell'amore. Amare è perdonare, perdonare è amare.