L'obbedienza è un mestiere assai difficile.
L'amore non è che un piacere, l'onore è un dovere.
Un beneficio perde grazia a dargli troppa pubblicità; chi vuole che sia ricordato, deve dimenticarlo per primo.
I nostri successi più felici sono contaminati dalla tristezza.
A vincere senza pericolo, si trionfa senza gloria.
Un servigio al di sopra di ogni ricompensa, costringendo a troppa gratitudine, diventa quasi un'offesa.
C'è un qualche elemento irrazionale nella razionalità dell'essere organico che lo rende meno pronto di una macchina ad obbedire agli ordini.
Obbedisco!
È molto più prudente obbedire che comandare.
Chi ama la vita non riesce mai ad adeguarsi, subire, farsi comandare. Chi ama la vita è sempre con il fucile alla finestra per difendere la vita. Un essere umano che si adegua, che subisce, che si fa comandare, non è un essere umano.
Forse che Blacky è meno uomo perché non si è mai sposato e non ha avuto figli e non ha obbedito all'ingiunzione della natura di moltiplicare cadaveri di se stesso?
La legge è legge, sia essa giusta o no, nessuna democrazia, nessuna repubblica sarebbero possibili se si obbedisse soltanto alle leggi che si approvano. Ma nessuna sarebbe accettabile se si dovesse, per obbedienza, rinunciare alla giustizia o tollerare l'intollerabile.
Bassezza degli uomini che arrivano a sottomettersi alle bestie, fino ad adorarle.
La morte è soprattutto povertà, ma anche obbedienza e castità.
La vera cifra del cittadino democratico non è il rispetto dell'autorità, che disprezza ma teme, o della legge, che appena può disattende, ma il servilismo.
Uditemi, ehi uditemi, prestate orecchio, l'Eterno, il Signore, Geova mi comanda di recarvi questi quindici ... Oh, dieci, dieci comandamenti cui dovrete obbedire.