Gli uomini saggi parlano perché hanno qualcosa da dire; gli sciocchi perché devono dire qualcosa.— Platone
Gli uomini saggi parlano perché hanno qualcosa da dire; gli sciocchi perché devono dire qualcosa.
Il testo delle leggi, e anche i costumi andavano progressivamente corrompendosi ad un ritmo impressionante, a tal punto che uno come me, all'inizio pieno di entusiasmo per l'impegno nella politica, ora, guardando ad essa e vedendola completamente allo sbando, alla fine fu preso da vertigini.
Ognuno, perché pensa, è il solo responsabile della saggezza o della pazzia della sua vita, cioè del suo destino.
Ma badate bene, cittadini, che non sia questa la cosa più difficile, ossia sfuggire alla morte, ma che molto più difficile sia sfuggire alla malvagità. Infatti, la malvagità corre molto più veloce della morte.
Chi trova nella propria vita molte colpe si sveglia di frequente anche dai sogni come i fanciulli e vive nella paura, tra brutti presentimenti; a chi invece è conscio di non aver commesso alcuna ingiustizia sta sempre accanto una lieta speranza e una buona "nutrice di vecchiaia".
Un ragazzo è, di tutte le bestie selvagge, la più difficile da trattare.
Il primo grado della saggezza è sapere tacere: il secondo è saper parlare poco e moderarsi nel discorso.
Vino pazzo che suole spingere anche l'uomo molto saggio a intonare una canzone, e a ridere di gusto, e lo manda su a danzare, e lascia sfuggire qualche parola che era meglio tacere.
Non appena il legno grezzo è tagliato, si hanno i nomi. Da quando ci sono i nomi, il saggio saprà dove fermarsi. Chi sa dove fermarsi non corre pericoli.
È sapiente invano il sapiente che non sa giovare a sé stesso.
Una grande passione infelice è un grande mezzo di saggezza.
Lo sciocco corre dietro i piaceri della vita, e si vede ingannato; il saggio evita i mali.
Noi chiamiamo saggi coloro che riconoscono che l'immaginazione è maestra della realtà, e artisti o lunatici coloro che agiscono con essa. A volte le cose che attraggono maggior attenzione su di noi sono le cose che ci consentono la più grande riservatezza.
Una forma molto insidiosa di paura è quella che si maschera come buon senso o addirittura saggezza, condannando come sciocchi, inconsulti, insignificanti o velleitari i piccoli atti di coraggio quotidiani che contribuiscono a salvaguardare la stima per se stessi e la dignità umana.
Niente provoca più danno in uno stato del fatto che i furbi passino per saggi.
C'è un tempo in cui un uomo distingue l'idea della felicità dall'idea della ricchezza; è l'inizio della saggezza.