Non è possibile che crei poesia chi non è posseduto da un Dio e fuori di senno.
Ognuno, perché pensa, è il solo responsabile della saggezza o della pazzia della sua vita, cioè del suo destino.
L'inizio è la metà di tutto.
Non ho mai conosciuto un matematico che sapesse ragionare.
Vada come sta a cuore al dio. Alla legge si obbedisce. Difendersi si deve.
La poesia è, fra le scienze, la giovinezza. Da fanciulla avrà avuto l'aspetto dell'angelo sotto la Madonna il quale si preme il dito sulle labbra come a dire che non si fida di questa leggerezza.
L'amore è la poesia dei sensi.
Le cose ma anche i gesti, i volti, i paesaggi hanno certo la loro poesia e un pezzo di realtà inquadrato in una cornice vuota è un quadro.
Se la poesia non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente.
I poeti non cambiano, ma forse cambiamo noi e dobbiamo fare una strada intima per ritrovare la poesia nella quotidianità.
Tutto si è perfezionato da Omero in poi, ma non la poesia.
La poesia risolve l'esistenza altrui nella propria.
La poesia è il sentimento che si confessa a sè stesso, nei momenti di solitudine, e che s'incorpora in simboli che sono rappresentazioni il più che possibile esatti del sentimento nella precisa forma che esso assume nello spirito del poeta.
Quando si nasce poeti, l'amore e la morte si fanno compagnia e tutti e due hanno le tasche bucate per non contare gli anni.
Il poeta comprende la natura meglio dello scienziato.