Vince due volte chi nell'ora della vittoria vince sé stesso.— Publilio Siro
Vince due volte chi nell'ora della vittoria vince sé stesso.
È da ritenere piuttosto fortunato chi può permettersi di morire quando vuole.
Chiunque sia colui che la sfortuna va cercando, lo trova facilmente.
Ogni cosa destinata ad innalzarsi nasce dal punto più basso.
La maldicenza senza fondamento è una menzogna odiosa.
La svenura ti chiarirà se tu hai un amico o solo uno che si dice tale.
Quando domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente, ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria.
La vittoria si ottiene quando i superiori e gli inferiori sono animati dallo stesso spirito.
Così il CAI Centrale si limita a «riconoscere a Bonatti il giusto merito per l'apporto alpinistico da lui dato alla vittoria del K2»... E chi mai, fin dall'inizio, ne aveva dubitato? Risultò insomma, tout court, una finta, assurda e persino ridicola revisione storica.
La forza conquista tutto, ma le sue vittorie hanno vita breve.
Il timore di un danno frena. L'azione logora. La prospettiva di un vantaggio incita.
La vittoria è grande, ma ancora di più lo è l'amicizia.
Ho scoperto che se si vogliono vincere le partite, è meglio essere pronti ad adattarsi.
Io considero la vittoria come una pietra miliare su un'autostrada molto lunga.
Il valore delle operazioni militari risiede nella vittoria, non nel temporeggiare.
Nessuno può garantire il successo in guerra, ma solo meritarlo.