È certo che un uomo lo si comprende assai meglio dagli occhi che non dalle parole.— Robert Musil
È certo che un uomo lo si comprende assai meglio dagli occhi che non dalle parole.
Il progresso sarebbe meraviglioso, se solo volesse fermarsi.
Gli individui freddi e calcolatori non hanno nella vita neppure la metà del successo di coloro che hanno indole equilibrata, i quali provano realmente un profondo attaccamento per le persone e le relazioni che portano loro vantaggio.
Nello sviluppo di ogni sottile forza morale vi è uno stadio primitivo nel quale essa indebolisce l'anima di cui sarà forse un giorno la piú audace esperienza.
Poiché possedere delle qualità presuppone una certa soddisfazione di constatarle reali, è lecito prevedere come a uno cui manchi il senso della realtà anche nei confronti di se stesso, possa un bel giorno capitare di scoprire in sé l'uomo senza qualità.
Ulrich è alle prese con il suo (e della sua generazione) vuoto di poter essere, con un'apatica rassegnazione.
Vuoi conoscerti, vedi la condotta degli altri; vuoi comprendere gli altri, guarda in cuor tuo.
Non si possono concepire i molti senza l'uno.
L'uomo comprende tutto, salvo ciò che è perfettamente semplice.
Il primo segnale dell'inizio della comprensione si manifesta con il desiderio di morire.
Quello che gli uomini comprendono veramente è limitato a un raggio molto breve: ai loro affari e alle cose di esperienza giornaliera, a ciò che hanno l'opportunità di conoscere, e ragioni concrete per studiare o mettere in pratica. Tutto il resto è affettazione e impostura.
Nessuno comprende nessuno, qualunque cosa si pensi, si dica, si faccia.
La vera comprensione è quella che va al di là della ragione e che si fonda sull'istinto, sul cuore.
Oggi essere comprensibili equivale ad essere scoperti.
Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente. La comprensione non è altro che un insieme di fraintendimenti.