Niente ci fa più piacere dei dispiaceri dei nostri nemici.
L'eleganza si vede; la classe si sente.
Due cose l'uomo non vorrebbe mai sapere: di essere inguaribilmente malato e pubblicamente cornuto.
Le coppie fedeli non sanno quel che perdono.
L'ottimista ama la vita; il pessimista la conosce.
L'istinto difficilmente inganna perché non calcola.
Quando arrivano i dispiaceri, non arrivano come singole spie, ma in battaglioni.
Il "mi dispiace" è il pronto soccorso delle emozioni umane.
La mia fantasia è inceppata: ho bisogno di un piccolo dispiacere.
Le cose buone ci dispiacciono, quando non ne siamo all'altezza.
I dispiaceri sono servitori oscuri, detestati, contro cui si lotta, sotto il cui dominio si cade ogni giorno di più, servitori atroci, insostituibili, e che, per vie sotterranee, ci conducono alla verità e alla morte.
Chi non ha pretese non ha neanche dispiaceri.
Ciò che vi è di inebriante nel cattivo gusto, è il piacere aristocratico di dispiacere.
Si negò anche questo: il piacere del dispiacere.
La punizione più grande per l'uomo perverso consiste nel dispiacere a sé e ai suoi.