I santi sono uomini mancati.
La morte: due treni che si scontrano.
Quando una donna dice "Adesso no", vuol dire che siete in anticipo o che siete in ritardo.
Niente ci fa più piacere dei dispiaceri dei nostri nemici.
Il radical-chic vota comunista per paura del comunismo.
La superstizione aiuta a vivere più di quanto la religione aiuti a morire.
Ci sono due parole che, per me, riassumono tutta la santità, tutto l'apostolato: "unione, amore".
Il santo piange, ed è umano. Dio tace. Per questo possiamo amare il santo ma non possiamo amare Dio.
Santo. Peccatore morto, riveduto e corretto.
Il Santo riscatta la storia dal suo peccato di essere esistenza. Entra nei disegni di Dio e libera l'umanità dalla schiavitù del potere, della abitudine e della desolante ipocrisia. Colui che possiede la vocazione è sempre libero.
Senza Dio, il mio santo non è che un folle, la sua fede un'illusione, la sua santità uno smarrimento.
Santi si può diventare soltanto attraverso la sventura; perciò i santi antichi si precipitavano da sé nella sventura.
Tutti gli uomini sono santi, se prendono veramente sul serio i propri pensieri e le proprie azioni.
I santi non sono nati, ma si sono fatti santi.
Se si può essere un santo senza Dio, è il solo problema concreto che io oggi conosca.
Oggi non è sufficiente essere santo: è necessaria la santità che il momento presente esige, una santità nuova, anch'essa senza precedenti.