I santi non sono nati, ma si sono fatti santi.
Tante volte crediamo di avere la carità e non ne abbiamo che la finzione.
Non ci vuole mica sforzo per essere umili; l'umiltà è verità.
I sacerdoti devono possedere un magazzino di speranza per darne agli altri.
L'invidia non tocca solamente i cattivi, ma anche i buoni e nelle cose buone... È una tristezza, una malinconia, è come una malattia del cuore.
L'obbedienza è la furbizia dei santi; è un talismano che indora tutte le cose.
I santi di legno scolpito hanno certo fatto più per il mondo che quelli in carne e ossa.
La santità altro non è che una proposta di vita che produce un piacere che dura.
Santi si può diventare soltanto attraverso la sventura; perciò i santi antichi si precipitavano da sé nella sventura.
Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Il santo è l'uomo vero, un uomo vero perché aderisce a Dio e quindi all'ideale per cui è stato costruito il suo cuore, di cui è costituito il suo destino.
I santi sono gli unici uomini veramente e pienamente realizzati.
Nessuno ritenga che la santità sia patrimonio di pochi prescelti. Tutti sono obbligati senza eccezione alcuna.
Il mondo ha bisogno di santi che abbiano genio come una città dove infierisce la peste ha bisogno di medici.
I nostri costumi sono stati corrotti a furia di comunicare con i santi.
A qualunque sublime altezza ascendesse o in qualunque profondità s'immergesse un poeta, lì, sempre prima, c'era stato un santo...