La superstizione è, in fondo, la più tangibile delle fedi.
In politica e in amore la sincerità è segno di debolezza.
Più che in Dio, l'italiano crede nei miracoli.
Il successo è molto sudore, tanta pazienza, pochi scrupoli.
La filosofia aiuta a vivere insegnando a morire.
Non c'è uomo che, vinto un attacco di stitichezza, non si senta più sicuro di sé.
Non bisogna essere superstiziosi. Oltre tutto porta male.
L'unica cosa che penso della superstizione è che porta male essere indietro alla fine della partita.
La filosofia e il sole si assomigliano, entrambi devono cacciare la notte ‐ la notte fisica e la notte della mente ‐ quella che fa vivere l'uomo annegato in un oceano di superstizione.
Ogni superstizione è sempre odiosa e gravosa.
La superstizione è un'insana paura di Dio.
È superstizioso riporre le proprie speranze nelle formalità, ma arrogante rifiutare di sottomettervisi.
Siete ancora così sprofondati nella superstizione, così aggrappato a oscure fedi preistoriche, da creder nei fatti? Non vi fidate dell'intuizione?
E' dunque il timore la causa che genera, mantiene ed alimenta la superstizione.
Nessuno è più superstizioso degli scettici.
La superstizione mette il mondo intero in fiamme, la filosofia le spegne.