Tutti siamo nati matti. Qualcuno lo rimane.— Samuel Beckett
Tutti siamo nati matti. Qualcuno lo rimane.
Non diciamo male della nostra epoca, non è più disgraziata delle altre. Non ne diciamo neanche bene. Non ne parliamo. È vero che la popolazione è aumentata.
Non c'è niente di più comico dell'infelicità.
Quel bastardo! Non esiste!
Com'è difficile parlare della luna! È così scema la luna. Dev'essere proprio il culo quello che ci fa sempre vedere.
Ecco gli uomini! Se la prendono con la scarpa quando la colpa è del piede.
Non è il dubbio, è la certezza che fa diventare pazzi.
Nel passato, gli uomini creavano le streghe, ora creano malati mentali.
Volete fare impazzire qualcuno? Mandategli un telegramma con su scritto: "Ignora il primo telegramma".
I pazzi sono definitivamente riconosciuti tali dagli psichiatri per il fatto che dopo l'internamento mostrano un comportamento agitato.
Un partito è la pazzia dei molti per il beneficio di pochi.
I matti sono punti di domanda senza frase migliaia di astronavi che non tornano alla base sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole i matti sono apostoli di un Dio che non li vuole.
Il limite estremo della saggezza è ciò che la gente chiama pazzia.
L'ottica dei pazzi è da prendersi in seria considerazione: a meno che non si voglia essere progrediti in tutto fuorché sul problema dei pazzi, limitandosi comodamente a rimuoverli.
"Per me pazzo, significa diverso, e io penso di esserlo." "Diverso in che senso?" "La mia è una diversità minima, eppure tanto strana da non essere accettata dalla collettività."
Il pazzo non è l'uomo che ha perso la ragione. Il pazzo è l'uomo che ha perso tutto tranne la ragione.