Smetterai di temere quando avrai smesso di sperare.
Tutto è instabile, fallace e più mutevole di ogni burrasca: tutto è sconvolto e muta per i capricci della sorte: fra tanto variare delle vicende umane, la sola cosa certa è la morte; eppure, tutti si lamentano della sola cosa che non inganna nessuno.
Per l'uomo non ci sono certezze e la fortuna non lo conduce necessariamente alla vecchiaia: lo congeda a suo piacimento.
Per molti fu causa di timore l'essere temuti.
Nessuno è tanto debole da non sperare di poter punire anche un uomo potentissimo: a nuocere siamo bravi tutti.
Come non è affatto lodevole tendere a cose concrete senza amore alcuno delle virtù e senza cura della propria mente, e limitarsi al puro e semplice operare, così è un bene imperfetto e fiacco la virtù confinata in un ritiro inattivo, che non dimostra mai ciò che ha imparato.
Non c'è nessun motivo di vivere, nessun limite alle sventure, se si teme tutto quello che può accadere.
Non rinunciare a cogliere una rosa per timore che una spina ti punga.
Se temiamo qualcuno, ne consegue che riconosciamo a costui un potere su di noi.
Certe cose proprio per questo sono meno da temere, perché fanno molta paura. Nessun male è grande se è l'ultimo.
Il timore di perdere la persona a cui tieni di più non dovrebbe indurti a rinunciare all'amore. Perché guardi a destra e a sinistra prima di attraversare la strada? Per paura di essere investita. Eppure, continui ad attraversare la strada!
Se volete evitare il timore, pensate che bisogna temere ogni cosa.
Quel che temiamo più di ogni cosa, ha una proterva tendenza a succedere realmente.
Tutte le volte che ti trovi in angustie, ciò è perché tu ti dimentichi della natura; crei infatti a te stesso timori e desideri che non hanno limite.
L'uomo timoroso si definisce cauto, quello ignobile, parsimonioso.