La disgrazia di non piangere è una delle più crudeli ne' sommi dolori.
La gratitudine è l'anima della religione, dell'amor filiale, dell'amore a quelli che ci amano, dell'amore alla società umana, dalla quale ci vengono tanta protezione e tante dolcezze.
Per credere è d'uopo voler credere.
Non disonorare il sacro nome d'amico, dandolo ad uomo di niuna o poca virtù.
La coscienza dell'uomo non ha riposo se non nella verità. Chi mente, se anche non viene scoperto, ha la punizione in sé medesimo, egli sente che tradisce un dovere e che si degrada.
Una donna che piange è una sfida. Un uomo che piange è una resa.
Piangevo perchè non avevo le scarpe, poi vidi un uomo senza i piedi.
Il pianto riesce a rendere spaventosa anche una bella donna. Se poi è brutta, diventerà addirittura repellente.
Piangere a un'armonia, è sorridere agli angioli.
Non bisogna aver paura di piangere. Non bisogna frenare le lacrime quando vogliono uscire. Un uomo deve saper piangere.
Anche i fiori piangono, e ci sono stupidi che pensano sia rugiada.
Un uomo che pianga bisogna trasformarlo subito, con uno schiaffo, in un furibondo.
Pare facile, conoscere perché si piange. Ma in realtà, chi volesse, potendo, esaminare il "seme del pianto", si perderebbe io temo, in un'analisi oscura e confusa, negata a ogni formula chimica.
Inutile piangere. Si nasce e si muore da soli.