Per torturare un uomo bisogna conoscere ciò che gli fa piacere.— Stanisław Jerzy Lec
Per torturare un uomo bisogna conoscere ciò che gli fa piacere.
In cima ad ogni vetta si è sull'orlo dell'abisso.
Il solo idiota più grande della persona che sa tutto, è quello che discute con lui.
I vigliacchi devono avere il potere, altrimenti hanno paura.
La nostra ignoranza raggiunge mondi sempre più lontani.
I giovani delinquenti non hanno un avvenire sicuro. Possono ancora diventare persone perbene.
Quando la cosa unita è conveniente al suo unitore, li seguita dilettazione e piacere e sadisfazione.
Nessun piacere dura se non è ravvivato dalla varietà.
Questa vita si può chiamar vita, se ne togli il piacere?
Una cosa buona non ci piace, se non ne siamo all'altezza.
Ahi, quanto brevi sono i piacer nostri, quanto vicin' al riso è sempre il pianto!
I bambini non riuscirebbero a capire perché gli adulti si oppongono al piacere; e da vecchi tornano a non capirlo.
Il piacere è la sola cosa per cui si dovrebbe vivere. Niente invecchia come la felicità.
Il piacere è troppo effimero, la musica ci solleva un momento soltanto per poi lasciarci più tristi, ma il sonno è una compensazione. Anche quando ci ha lasciati, abbiamo bisogno di qualche secondo per ricominciare a soffrire.
I piaceri violenti sono come le sofferenze profonde: sono muti.
Un tempo illimitato contiene la stessa quantità di piacere che uno limitato, quando i confini dei piaceri si valutino con retto calcolo.