La partenza, non meno del ritorno, appare impossibile al disperato.— Thomas Mann
La partenza, non meno del ritorno, appare impossibile al disperato.
Nel colmo dell'estate un comune giovanotto partito da Amburgo, sua città natale, se ne andava a Davos-Platz, nei Grigioni, per un soggiorno di tre settimane.
La ragione umana deve soltanto volere con più forza del destino, ed è il destino.
Le opinioni non possono sopravvivere se uno non ha occasione di combattere per esse.
Fermezza di fronte al destino, grazia nella sofferenza, non vuol dire semplicemente subire: è un'azione attiva, un trionfo positivo.
Il nostro essere è solo il punto di incidenza tra il non essere e il sempre essere, e la nostra esistenza temporale è solo il mezzo attraverso cui l'eternità si manifesta.
La lotta e la ribellione comportano sempre una certa dose di speranza, mentre la disperazione è muta.
La nostra politica non è diretta contro alcun paese o dottrina, bensì contro la fame, la miseria, la disperazione o il caos.
Mai disperare.
Senza amore di sé neppure l'amore per gli altri è possibile.
Nei miei personaggi non c'è un reale pentimento ma c'è la desolazione, la disperazione in certi casi, e comunque un rimanere attonito di fronte alla manifestazione dei propri difetti.
Vedo dal tuo infinito sconforto, dalla tua bramosia di fraintendersi l'uno con l'altro e dal tuo pessimo umore, che è vero amore.
Nella tempesta più forte, c'è sempre un uccello per rassicurarci. È l'uccello sconosciuto. Canta prima di volare.
Credo nel rumore di chi sa tacere, che quando smetti di sperare inizi un pò a morire.
Essere allegri non significa necessariamente essere felici, talvolta si ha voglia di ridere e scherzare per non sentire che dentro si ha voglia di piangere.
Le persone fanno così. Saltano, sperando che Dio li faccia volare. Perchè altrimenti cadiamo giù come sassi, e mentre precipitiamo ci chiediamo: ma perchè diavolo sono saltato giù? Ma eccomi qua, Sara, precipito, e c'è una sola persona che mi fa sentire in grado di volare: e sei tu.