Una volta sottratto agli occhi passa presto anche dalla mente.— Tommaso da Kempis
Una volta sottratto agli occhi passa presto anche dalla mente.
Nelle cose essenziali, unità; nel dubbio, libertà; in tutte le cose, carità.
Una vita senza scopo è una cosa languida e sfuggente; ogni giorno noi dobbiamo rivedere i nostri propositi, dicendo a noi stessi: lasciamo che questo giorno inizi bene, perché ciò che abbiamo fatto sinora non è nulla!
L'unico sovrano prudente è quello che ha appreso a obbedire di buon grado.
Le avversità non rendono l'uomo debole ma mostrano la forza che ha.
L'abitudine si vince con l'abitudine.
Non è un bene cercare di mantenere le vecchie amicizie. È doloroso per entrambe le parti. Il fatto è che si finisce con l'esaurire i contatti con le persone, e la sola cosa da fare è affrontare questa realtà.
La presenza sminuisce la fama, mentre la lontananza l'accresce: le qualità perdono lucentezza se si toccano troppo, mentre la fantasia giunge più lontano della vista.
Solamente chi trae l'un dopo l'altro i giorni lontano dagli affetti che prima non si guastano e troppo tardi si apprezzano e amano, può comprendere quanto sia il rimpianto dei beni ignorati per l'anima che si ammala di nostalgia.
La lontananza che rimpicciolisce gli oggetti all'occhio li ingrandisce al pensiero.
Mai due estranei legati allo stesso destino furono più estranei di noi. Mai due sconosciuti uniti nello stesso corpo furono più sconosciuti, più lontani di noi.
Che morso da affamato, da squalo, da cancro ha la lontananza.
Sono felice? No, ovvio. Mi manca da morire. Ma non posso fare molto. Proprio perché lo amavo, ho dovuto lasciarlo andare. Vivo guardando avanti. Non so cosa il futuro mi riserverà. Ho paura? Tanta. Ho deciso di vivere giorno dopo giorno.
È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama.
Credevo di poter perpetuare la presenza delle persone, di averle accanto a me, conservando i loro ricordi, le loro «cose», i loro totem.
La lontananza è il fascino dell'amore.