Una volta sottratto agli occhi passa presto anche dalla mente.— Tommaso da Kempis
Una volta sottratto agli occhi passa presto anche dalla mente.
Nelle cose essenziali, unità; nel dubbio, libertà; in tutte le cose, carità.
Di due mali, sempre si scelga il minore.
Una vita senza scopo è una cosa languida e sfuggente; ogni giorno noi dobbiamo rivedere i nostri propositi, dicendo a noi stessi: lasciamo che questo giorno inizi bene, perché ciò che abbiamo fatto sinora non è nulla!
L'abitudine si vince con l'abitudine.
Ci telefoniamo perché solo nel chiamarci a lunga distanza si perpetua il richiamo della lontananza, il grido di quando la prima grande crepa della deriva dei continenti s'è aperta sotto una coppia di esseri umani.
La lontananza che rimpicciolisce gli oggetti all'occhio li ingrandisce al pensiero.
I venti che a volte ci strappano qualcosa che amiamo, sono gli stessi che ci portano qualcosa che impariamo ad amare. Pertanto, non dovremmo piangere per qualcosa che ci è stato tolto, ma, sì, amare ciò che ci è stato dato. Perché ciò che è veramente nostro non se ne è mai andato per sempre.
Sono felice? No, ovvio. Mi manca da morire. Ma non posso fare molto. Proprio perché lo amavo, ho dovuto lasciarlo andare. Vivo guardando avanti. Non so cosa il futuro mi riserverà. Ho paura? Tanta. Ho deciso di vivere giorno dopo giorno.
Diventammo l'una per l'altra frammenti di voce, senza mai nessuna verifica dello sguardo.
Non cancelleranno l'amore, né le liti, né le distanze. È pensato, provato, riprovato. Innalzando solennemente i versi come le dita, lo giuro: amo di un amore immutabile e fedele.
Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi.
Se non posso vedere mio marito per due mesi, è ridicolo chiedergli di essermi fedele a priori.
Se un uomo sta lontano da sua moglie per sette anni, la legge presume che la separazione lo abbia ucciso; tuttavia stando alla nostra esperienza quotidiana, avrebbe potuto tranquillamente prolungargli la vita.
Io parlo di vita dolcementema tu al mio appello non sei mai presente.