Peggio che il non aver pietà dei mali altrui, l'impietosire sui propri mali.— Ugo Bernasconi
Peggio che il non aver pietà dei mali altrui, l'impietosire sui propri mali.
Non disprezzare nemmeno il talento. Dico anche il semplice talento dell'eseguire. Chi ne ha, non disprezzi il dono di Dio. Chi poco ne ha − ben sa quanto gli sarebbe prezioso.
La prima prova di buon senso è nel non pretendere di risolver tutto col buon senso.
Pure in tanta superbia del mondo, la cosa più difficile e più rara è avere un alto concetto di sé.
Meglio ci guarisce il medico che ci fa vedere anche la sua piaga.
Più lega gli amanti il vincolo delle pene comuni che non quello dei piaceri.
Tra due mali, scelgo sempre quello che non ho mai provato prima.
Ci sono mali dei quali non bisogna cercar di guarire, perché sono i soli a proteggerci contro altri più gravi.
È da lì che proviene tutto il male: Dio è un uomo.
Chi è risoluto a fare del male, trova sempre il pretesto.
Non è necessario credere in una fonte sovrannaturale del male: gli uomini da soli sono perfettamente capaci di qualsiasi malvagità.
Se alcuno si truova che per natura sia inclinato a fare piú volentieri male che bene, dite sicuramente che non è uomo, ma bestia o mostro, poi che manca di quella inclinazione che è naturale a tutti gli uomini.
Se qualcosa può andar male, lo farà.
Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita, mentre il bene viene spesso sepolto insieme alle loro ossa.
Fare il male è meglio che avere imposto il bene.
Scusare il male significa moltiplicarlo.