Peggio che il non aver pietà dei mali altrui, l'impietosire sui propri mali.
Molte volte non tanto il conseguito giova, quanto lo sforzo fatto per conseguirlo.
Quando avete perduto la virtù di tentare, avrete perduto anche la virtù di fare. Bisogna ritrovarsi ogni volta dinanzi alla tela bianca con l'anima nuova come la tela.
La bruttezza ci è coabituale; perciò non ce ne avvediamo mentre che ci affoga.
Meglio ci guarisce il medico che ci fa vedere anche la sua piaga.
La più amena trovata dell'intellettualismo è di pigliarsela con l'intelletto.
Non fate il male, e il male non esisterà.
Si sa che talvolta satana viene come un uomo di pace.
I buoni fanno un gran male al mondo. Certamente il maggior male che fanno è quello di dare tanta importanza al male.
Non viene dall'esterno il nostro male: è dentro di noi, sta nelle stesse nostre viscere e, perciò, difficilmente possiamo guarire: ignoriamo di essere malati.
Una lingua tagliente è l'unico strumento acuminato che migliora con l'uso costante.
Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita, mentre il bene viene spesso sepolto insieme alle loro ossa.
Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rimangano in silenzio.
Nessuno può farti più male di quello che fai tu a te stesso.
Non è necessario credere in una fonte sovrannaturale del male: gli uomini da soli sono perfettamente capaci di qualsiasi malvagità.
Un male incerto provoca inquietudine perché, in fondo, si spera fino all'ultimo che non sia vero; ma un male sicuro, invece, infonde per qualche tempo una squallida tranquillità.