Il male è che la generosità può anche essere un buon affare.
Niente assomiglia tanto a una donna onesta quanto una donna disonesta della quale tu ignori le colpe.
Credi nella bellezza e nel suo fascino eterno, in questa vita e forse nell'altra.
Consiglio a un giovane cronista: Se vuoi carpire una notizia, di' che già la sai.
Non aspettare che il vento gonfi la vela della tua fortuna: soffiaci dentro tu stesso.
Non confidare i tuoi dolori a nessuno. Anche a trovare chi, ascoltandoti, soffra davvero per te, che avrai ottenuto? Di aumentare la tua pena con la sua.
La generosità consiste nel dare più di quel che si potrebbe, l'orgoglio nel prendere meno di quanto si avrebbe bisogno.
Ci sono assai meno ingrati di quanto si creda, perché ci sono assai meno generosi di quanto si pensi.
Mentre tu hai una cosa, questa può esserti tolta. Ma quando tu la dai, ecco, l'hai data. Nessun ladro te la può rubare. E allora è tua per sempre.
In qualche modo questa guerra ha costituito un grande laboratorio in cui sperimentare il coraggio e la generosità di alcuni, e la preoccupazione, la paura, il silenzio e la responsabilità di altri.
Ciò che sembra generosità, spesso non è che un'ambizione mascherata, che disdegna i piccoli interessi per volgersi ai più grandi.
Ciò che è dato con orgoglio ed ostentazione dipende più dall'ambizione che dalla generosità.
Vale la pena esser buoni e generosi. Non soltanto in Cielo uno si guadagna la ricompensa, ma anche qui sulla terra.
Non è magnanimo chi è generoso con la roba altrui.
Chi vive guidato dalla ragione si sforza, per quanto può, di ricambiare l'odio, l'ira, il dispregio, eccetera, di altri contro di lui, con l'amore, ossia con la generosità.
Anche il povero ha una precisa funzione nella vita sociale: permettere al ricco l'esercizio della generosità.