L'uomo, abbandonato a se stesso, è troppo cattivo per essere libero.
Democrazia è anche accettare una dose sopportabile di ingiustizia per evitare ingiustizie maggiori.
I libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti a indagine. Di fronte a un libro non dobbiamo chiederci cosa dica ma cosa vuole dire.
Ma l'esibizionista (tale il suo dramma) non ci consente di ignorare la sua vergogna.
La dolorosa meraviglia che ci procura ogni rilettura dei grandi tragici è che i loro eroi, che avrebbero potuto sfuggire a un fato atroce, per debolezza o cecità non capiscono a cosa vanno incontro, e precipitano nell'abisso che si sono scavati con le proprie mani.
Quando il terrorismo perde, non solo non fa la rivoluzione ma agisce come elemento di conservazione, ovvero di rallentamento dei processi di cambiamento.
Quando un uomo ha prodotto moltissime parole perde la nozione di quanto esse significhino per gli altri. Solo allora comincia la vera cattiveria del parolaio.
Non esistono razze, categorie o popoli cattivi, ma solo singoli individui non dotati di pietas.
Alcuni raggiungono la loro massima cattiveria nel silenzio.
L'uomo cattivo può bene qualche volta essere dalla parte della ragione; ma gli è quasi impossibile ch'ei non faccia poi tanto da mettersi dalla parte del torto.
Il demonio lascia in pace i cattivi cristiani: nessuno se ne occupa.
Non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori.
Chi riesce a dire con venti parole ciò che può essere detto in dieci, è capace pure di tutte le altre cattiverie.
Signora, non esistono bambini cattivi. Se lei li fa prima lessare per circa sette ore, diventano buoni e tenerissimi.
Quello che mi meraviglia nel mondo è che i cattivi non siano anche contenti.
I cattivi sono cattivi, Charles. Per quanto una cosa possa non essere colpa loro, sono colpevoli per altri motivi.