Dio aveva fatto soltanto l'acqua, ma l'uomo ha fatto il vino!
È dell'inferno dei poveri che è fatto il paradiso dei ricchi.
Il miserabile, ogni qual volta ha il tempo di pensare, si fa piccolo davanti alla legge e meschino davanti alla società; si getta bocconi, supplica e cerca di toccare il tasto della compassione. Si sente che sa d'aver torto.
Dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l'inquilino.
Non vi è nulla come i sogni per creare il futuro. Utopia oggi, carne ed ossa domani.
Negli occhi del giovane, arde la fiamma; negli occhi del vecchio, brilla la luce.
Se ti ha fatto male una bevuta serale, bevi nuovamente il mattino: sarà per te una medicina.
L'uva è rigonfia d'acqua, flagellata da continui acquazzoni; oste, ammesso che tu ne avessi voglia, non puoi vendere quest'anno il vino puro.
La felicità, come un vino pregiato, deve essere assaporata sorso a sorso.
Diventa un buon vino quello che, nuovo, sembrava acerbo e aspro; mentre il vino gradevole già nella botte non regge all'invecchiamento.
In Romagna siamo ospitali In Emilia se dici "C'ho sete", ti danno un bicchiere d'acqua. In Romagna se dici "C'ho sete", ti danno del Sangiovese.
Il vino spara fulmini e barbariche orazioni che fan sentire il gusto delle alte perfezioni.
Il vino e l'uomo mi fanno pensare a due lottatori tra loro amici, che si combattono senza tregua, e continuamente rifanno la pace. Il vinto abbraccia sempre il vincitore.
Nel suo piccolo, il microcosmo del vino descrive l'avvento, a livello planetario, di una prassi che, salvando il gesto, sembra (ho detto sembra) disperderne il senso, la profondità, la complessità, l'originaria ricchezza, la nobiltà, perfino la storia.
Gli uomini hanno, come gli alberi, il loro lato esposto al vento e, come le montagne, la loro parete Sud. Dobbiamo solo cercare l'accesso ai pendii dei loro vigneti, alle miniere dei loro tesori. Allora daranno l'oro e il vino là dove nessuno se l'aspettava.
Chi non ama le donne il vino e il canto, è solo un matto non un santo.