Perché ci siano grandi poeti ci devono essere grandi pubblici.
Noi tutti anche i migliori e più audaci uomini e donne, sistemiamo la nostra vita tenendo conto di quello che la società convenzionalmente ordina e considera giusto.
Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono grande, contengo moltitudini.
Gli anni a venire non conosceranno mai l'inferno ribollente e l'oscuro ambiente infernale, gli innumerevoli drammi minori e i retroscena della guerra di secessione ed è meglio che sia così.
Il presente che è mai, se non un pollone del passato? (Come una pallottola forgiata, proiettata, se supera una certa linea continua ad avanzare, così il presente, interamente forgiato, proiettato dal passato.
Se c'è qualcosa di sacro, il corpo umano è sacro.
Buoni poeti si diventa, oltreché si nasce.
Essere poeta non è una mia ambizione. È la mia maniera di stare solo.
Nessuno fu mai un gran poeta che non fosse nello stesso tempo un profondo filosofo.
Il poeta è colui che con le parole incanta l'animo e fa battere il proprio cuore e quello altrui.
Un buon poeta non sa mai chi e che cosa è, è a un passo dall'orlo dell'abisso, ma non c'è niente di sacro in quello che fa, è un mestiere. Come lavare i pavimenti di un bar.
Certi poeti moderni fanno pensare a ragni ubriacati con LSD.
Molti si sono occupati a combattere la frase e il luogo comune o a farne risaltare il ridicolo. Credo che compito del poeta sia quello di far nuove le parole o di sfuggire le insidie del luogo comune.
I poeti immaturi imitano; i maturi rubano.
Il poeta è colui che esprime la parola che tutti avevano sulle labbra e che nessuno avrebbe detta.
Il dolore del poeta è di così mirabile natura che anche quando il suono ne è triste, l'eco ne è dolce.