Chi muore paga tutti i debiti.
Signore, Signore, quanto siamo soggetti noi vecchi a questo vizio del mentire.
Io desidero che si possa essere maggiormente estranei.
Amore è un palo sempre fisso che sovrasta la tempesta e non oscilla mai.
Il dolore infierisce proprio là dove si accorge che non è sopportato con fermezza. Poichè il ringhioso dolore ha meno forza di mordere l'uomo che lo irride e lo tratta con disprezzo.
Separarci è un dolore così dolce che non mi stancherei, amore mio, di dirti buona notte fino a giorno.
Gli uomini temono la morte come i bambini temono il buio; e come quella paura naturale nei bambini è accresciuta da fole e racconti, così è dell'altra.
Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri.
Alla stupida domanda "Perché io?" l'universo si prende a malapena il disturbo di replicare: perché no?
Quando pensiamo con orrore alla morte, la consolazione più sicura ed efficace che ci è data è sapere che essa ha almeno questo di buono, che è la fine della vita.
Conosco l'arti del fellone ignote, ma ben può nulla chi morir non pote.
Io posso essere amico solo di spiriti che conoscono la morte. Certo, mi rendono felice se gli riesce di tacere della morte: perché io non posso.
La morte odora di resurrezione.
Essere ricordati dopo morti non è che una magra ricompensa per essere stati trattati con disprezzo quando eravamo in vita.
La morte viveva in me e mi abbandonò per andare a vivere in un altro corpo.
All'ombra de' cipressi e dentro l'urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?
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