Perché la mancanza d'amoreè la mia pestilenza.
— Alda Merini
15
La nostra interpretazione
In queste parole emerge il senso di una ferita profonda, una condizione dell’anima che non riguarda solo la mancanza sentimentale, ma una vera carenza vitale. L’assenza di amore viene paragonata a una malattia che contagia ogni aspetto dell’esistenza, qualcosa che corrode lentamente dall’interno, rendendo difficile respirare, pensare, persino riconoscersi. Non si parla di un semplice dispiacere o di una delusione passeggera, ma di un vuoto che si espande, che toglie forza e significato alle giornate.
L’amore, nella sua forma più autentica, è visto come ciò che dà senso alla sofferenza e alla gioia, come una sorta di nutrimento indispensabile. Quando viene a mancare, il mondo interiore si inaridisce, le relazioni perdono colore, la memoria stessa diventa un luogo infetto da rimpianti e nostalgie. La persona non si sente solo sola, ma quasi condannata a una condizione esistenziale di mancanza cronica. Da qui nasce l’immagine di un male che si diffonde ovunque, trasformando la vita in un territorio di sopravvivenza più che di pienezza, come se l’assenza di amore contaminasse tutto ciò che tocca.