Non sarà che tutti muoiono perché è gratis?— Altan
Non sarà che tutti muoiono perché è gratis?
Per ora non mi hanno arrestato neanche un conoscente: morirò onesto, ma sconosciuto.
Con la crescita zero il Paese invecchia. Tra un po' avremo un pensionato a carico di ogni disoccupato.
Questo deprecabile razzismo da stadio sta rovinando l'immagine di milioni di razzisti per bene.
Alla fine la storia darà ragione a qualcuno e poi non dormirà per il rimorso.
La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive.
Si muore troppo facilmente. Dovrebbe essere molto più difficile morire.
È meglio morire svuotandosi che riempendosi, e meglio di fame che d'indigestione.
Non voglio e non posso figurarmi un individuo che sopravviva alla sua morte corporale: quante anime deboli, per paura e per egoismo ridicolo, si nutrono di simili idee!
Nella morte non c'è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte.
Ognuno deve morire, è vero, ma io ho sempre pensato che sarebbe stata fatta un'eccezione nel mio caso. E ora, che succede?
Tutti dicono "Che disgrazia dover morire": strana lagnanza da parte di gente che ha dovuto vivere.
È necessaria l'infelicità per capire la gioia, il dubbio per capire la verità... la morte per comprendere la vita. Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene.
Morire sarà, su per giù, come quando su una vetrina una saracinesca s'abbassa.
Non si può ancora morire mentre ti agiti inerte. Aggrappati all'ultima azione che ancora puoi fare: non devi fallire la morte.