Non sarà che tutti muoiono perché è gratis?— Altan
Non sarà che tutti muoiono perché è gratis?
Per ora non mi hanno arrestato neanche un conoscente: morirò onesto, ma sconosciuto.
Questo deprecabile razzismo da stadio sta rovinando l'immagine di milioni di razzisti per bene.
La tristezza è che quando finisce un'epoca ne comincia subito un'altra.
Sono ottimista: un giorno la terra servirà a concimare un pianeta lontano.
Da piccola temevo il futuro e nessuno mi ha avvisata che non sarebbe mai arrivato.
È l'inerte che prevale nell'universo e non ciò che vive. Morire è passare dalla parte del più forte.
I poeti danno molta importanza alla morte e alle afflizioni esteriori, ma le sole tragedie sono le sconfitte dell'anima e l'unica epopea è l'ascesa trionfante dell'uomo verso la divinità.
Come il sole la nebbia, così il pensier della morte fuga e discioglie ogni cupidigia, ogn'invidia, ogni odio.
Non v'è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l'intervallo.
Ci sono cose peggiori della morte. Se hai passato una serata con un assicuratore, sai esattamente di cosa parlo.
Morire: smettere improvvisamente di peccare.
A tutto si rimedia fuorché all'osso del collo scavezzato, e la morte non la si scappa quando l'ora è arrivata.
La morte può essere l'espiazione delle colpe, ma non può mai ripararle.
Confidenza toglie reverenza. Se trascorri abbastanza tempo vicino alla morte, smetti di averne paura e inizi a odiarla.
Ricordiamo il vecchio adagio: si vis pacem, para bellum: se vuoi conservare la pace preparati alla guerra. Sarebbe ora di modificare questo adagio e di dire: si vis vitam, para mortem: se vuoi poter sopportare la vita, disponiti ad accettare la morte.