Ozio: Intervalli di lucidità nei disordini della vita.— Ambrose Bierce
Ozio: Intervalli di lucidità nei disordini della vita.
Geloso. Eccessivamente preoccupato di conservare una cosa che si può perdere solo se non vale la pena averla.
Sfortuna. Il tipo di fortuna che non manca mai.
In diplomazia l'ultimatum è l'ultima richiesta prima di passare alle concessioni.
Perdono. Abile mossa per impedire che il trasgressore stia all'erta in modo da poterlo cogliere con le mani nel sacco la volta successiva.
Antipatia. Sentimento ispirato dall'amico di un amico.
L'ozio non è il non far nulla. L'ozio è essere liberi di fare qualsiasi cosa.
Non si lavora ad agosto nelle stanche, tue lunghe e oziose ore mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore.
Un giorno d'ozio è più deprimente che una settimana di lavoro.
Nessun grado di stanchezza arreca sofferenza quanto l'essere perfettamente riposati e senza niente da fare.
Ozio (s.m.). Intervalli di lucidità nei disordini della vita.
L'invenzione, secondo me, deriva direttamente da un certo ozio, forse addirittura da una certa pigrizia.
L'ozio senza il conforto delle lettere è morte e sepoltura di un uomo vivo.
La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.
Stare in ozio richiede un forte senso di identità personale.