Vanità. Tributo di uno stupido al merito del somaro che gli è più vicino.
Prossimo: uno che ci è stato imposto di amare come noi stessi e che fa di tutto per farci disubbidire.
Cinico (s.m.). Mascalzone che, a causa di un difetto alla vista, vede le cose come realmente sono e non come dovrebbero essere.
Rimpianto. Ciò che si sedimenta nella coppa della vita.
Fanciullezza: Periodo di transizione nella vita umana che sta tra l'idiozia dell'infanzia e la follia della giovinezza, a due passi dalle colpe della maturità e a tre dai rimorsi della vecchiaia.
Egoismo. Padre di tutte le virtù.
Sotto alle più belle azioni ci è la vanità, come sotto a' più bei ricami ci è lo spago.
La vanità intelligente non esiste. È un istinto. Non c'è uomo che non sia prima di tutto vanitoso.
L'amore che si basa sul denaro e sulla vanità genera la più ostinata delle passioni.
Lo schiavo ha la propria vanità, non vuole obbedire che al più grande dei despoti.
La vanità è stata da tempi immemorabili la carta di riconoscimento dei poeti.
La più alta forma di vanità è l'amore per la gloria.
L'arte! L'arte! Che bella cosa questa vanità.
Caro compatriota, devo umilmente confessarlo. Sono sempre stato pieno di vanità da scoppiare. Io, io, io, ecco il ritornello della mia cara vita, riecheggiante in tutto quel che dicevo.
La vanità è la passione dominante dell'uomo.
Il massimo della vanità è scrivere i propri pensieri, nascondere il quaderno e sperare che qualcuno lo trovi.