Il vero maestro difende i suoi allievi contro la sua stessa influenza.
Rafforzami simpatizzando con la mia forza, non con la mia debolezza.
Essere ignoranti della propria ignoranza è la maledizione dell'ignorante.
Bisogna essere lettori saggi per citare saggiamente e bene.
Essere ignoranti della propria ignoranza è la malattia dell'ignoranza.
Molti sanno discutere, pochi conversare.
L'insegnamento effettivamente è come un cibo, il cui possessore è colui che lo distribuisce.
Insegnare è la base per imparare.
Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro.
Buon maestro è già quello che non lega, comprime o snatura l'anima dell'alunno.
Avere autentici maestri è una grande fortuna, ma è anche un merito, perché presuppone la capacità di saperli riconoscere e di sapere accettare il loro aiuto.
Chi è fondamentalmente un maestro prende sul serio ogni cosa soltanto in relazione ai suoi scolari - perfino se stesso.
Non sempre dipende dal maestro fare buoni allievi. Occorre l'aiuto della natura: il seme deve trovare il terreno adatto.
Ottimo è quel maestro che, poco insegnando, fa nascere nell'alunno una voglia grande d'imparare.
Solo i grandi maestri di stile sanno essere oscuri.