Platone mi è caro, ma la verità mi è ancora più cara.
Chiamiamo libero colui che esiste per sé stesso e non per un altro.
Tutte le azioni umane hanno una o più di queste sette cause: caso, natura, costrizione, abitudine, ragione, passione e desiderio.
Quale vantaggio hanno i bugiardi? Che quando dicono la verità non sono creduti.
Una rondine non fa primavera.
I malvagi obbediscono per paura; i buoni, per amore.
La verità detta in modo comprensibile non sarà mai non creduta.
Gli eroi e gli scopritori hanno trovato il vero, più di quanto fosse prevedibile, solo quando si aspettavano e sognavano qualcosa di più di quanto sognato dai loro contemporanei.
È difficile formulare una verità senza che essa appaia come un'insolenza.
Uno non dovrebbe mai mettere il suo più bel paio di pantaloni quando va a combattere per la libertà e la verità.
Ogni persona libera, ogni giornalista libero, deve essere pronto a riconoscere la verità ovunque essa sia. E se non lo fa è nell'ordine: un imbecille, un disonesto, un fanatico.
Mai dire la verità. Si rischia che qualche sprovveduto ci creda.
La verità è come il sole: fa veder tutto, ma non si lascia guardare.
La verità ai più non piace, come lo specchio alle persone brutte.
La superstizione, l'idolatria e l'ipocrisia percepiscono ricchi compensi, mentre la verità va in giro a chiedere l'elemosina.
Ma che sono alla fin fine le verità dell'uomo? Sono gli errori inconfutabili dell'uomo.