La critica è, di regola, l'arte di acquistar credito e autorità alle proprio preferenze.— Arturo Graf
La critica è, di regola, l'arte di acquistar credito e autorità alle proprio preferenze.
Se è povero di giudizio chi scambia il chimerico per l'ideale, anche più povero è chi scambia l'ideale per il chimerico.
I nemici più pericolosi sono quelli da cui l'uomo non pensa a difendersi.
La verità è il pane degli intelletti robusti.
L'ignoranza non sarebbe l'ignoranza, se non si riputasse da più che la scienza.
Molto più spesso che non si creda l'insolenza è una maschera della viltà.
La scomparsa del senso critico costituisce una seria minaccia per la preservazione della nostra società. Rende facile ai ciarlatani imbrogliare la gente.
I critici giudicano le opere e non sanno di essere giudicati.
Si fa della critica quando non si può fare dell'arte, nello stesso modo che si diventa spia quando non si può fare il soldato.
Un'epoca che non possiede critica è anche un'epoca in cui l'arte è immobile, ieratica, e confinata alla riproduzione di tipi formali, o un'epoca che non possiede arte del tutto.
È solo attraverso l'intensificazione della sua propria personalità che il critico può interpretare la personalità e l'opera di altri, e più questa personalità entra con forza nell'interpretazione più reale diventa l'interpretazione.
I critici sono spesso persone che avrebbero voluto essere poeti, storici, biografi ecc., se avessero potuto; hanno messo alla prova il loro talento nell'una o nell'altra cosa, e non hanno avuto successo; perciò si sono dati alla critica.
La critica è in sé stessa un'arte.
Trovo che il dolore di una piccola critica, anche se infondata, è più acuto del piacere di molte lodi.
Il censurare e il lodare sono operazioni sentimentali che nulla hanno a che vedere con la critica.
Il critico è simile all'attore; entrambi non riproducono semplicemente il mondo poetico, ma lo integrano.