Rivoltatela come più vi pare, prima viene lo stomaco, poi viene la morale.
Chi lotta per il comunismo non ha che una virtù fra tutte: quella di lottare per il comunismo.
Piaceri: il primo sguardo dalla finestra al mattino, il vecchio libro ritrovato, volti entusiasti, neve, il mutare delle stagioni, il giornale, la dialettica, fare la doccia, nuotare, musica antica, capire, musica moderna, scrivere, viaggiare, cantare, essere gentili.
Il comunismo è una cosa facile che è difficile realizzare.
La scienza non ha che un imperativo: contribuire alla scienza.
La verità riesce ad imporsi solo nella misura in cui noi la imponiamo.
Il peso materiale rende prezioso l'oro, quello morale l'uomo.
Il più grande moralista dei tempi moderni è stato senza dubbio Jean Jacques Rousseau, il conoscitore profondo del cuore umano, che attingeva la sua saggezza non nei libri ma nella vita, e che destinava la sua dottrina non alla cattedra, ma all'umanità.
La vera moralità consiste non già nel seguire il sentiero battuto, ma nel trovare la propria strada e seguirla coraggiosamente.
La Rivoluzione sociale sarà morale, oppure non ci sarà.
L'onestà è lo stato allotropico della morale.
La morale è come la magia. Parla in continuazione dell'uomo perfetto, ma non sa cosa sia l'uomo reale.
La salute è il primo requisito dopo la moralità.
La ricerca esclusiva dell'avere diventa un ostacolo alla crescita dell'essere e si oppone alla sua vera grandezza: per le nazioni come per le persone, l'avarizia è la forma più evidente del sottosviluppo morale.
L'intelligenza è una categoria morale.